Brindisina di nascita, ma cagliaritana d’adozione, neurobiologa e prorettrice alla ricerca dell’Università degli Studi di Cagliari.
La motivazione del premio recita “Per l’importante contributo che le sue ricerche nel campo delle neuroscienze hanno dato all’ampliamento delle conoscenze sul sistema cerebrale deputato al controllo del movimento e delle emozioni, aprendo la strada a nuove opportunità terapeutiche per le malattie neurodegenerative come il Morbo di Parkinson; per l’attenzione nel promuovere studi in grado di evidenziare le differenze di efficacia e sicurezza dei farmaci determinate dal genere; per la passione e l’impegno con cui si è sempre dedicata alla didattica universitaria e alla divulgazione del sapere scientifico tra i più giovani, al miglioramento del sistema di istruzione, al dialogo tra scienza e società, alla difesa della ricerca scientifica, all’intermediazione tra istituzioni e territorio.“