Il suolo è la risorsa più importante della vita sulla terra, non solo come materia vivente, ma anche come superficie utile per i bisogni umani. Sono stato ispirato dal progetto europeo Corine Land Cover, così ho cercato di creare una legenda visiva del territorio in cui abito, la Sardegna. Il progetto Corine Land Cover identifica 44 classi raggruppate in 5 macro aree; la regione in cui vivo è stata spesso chiamata “continente ” e non è un caso che in essa ne siano presenti 41. L’obiettivo è quello di rendere nota l’importanza della conservazione e della protezione del suolo ovvero del suo corretto utilizzo. Il progetto nacque durante alcuni rilievi con il drone ormai 9 anni fa e grazie ad una collaborazione attivata di recente con UNICA e il Dipartimento di Geologia sarà concluso entro quest’Autunno. La mostra consta di 41 stampe quadrate di formato circa 70x70cm a colore scattate verso il basso a mostrare una campitura della superfice terrestre. E’ prevista una didascalia per ciascuna immagine che recherà il punto di scatto e un codice QR code pe rmostrarne la geolocalizzazione, unitamente ai dati relativi il tipo di uso o pertura di suolo raccolti dal gruppo di ricerca universitario. Un’occasione per parlare di questa grande risorsa e di come questa sia in continuo cambiamento, seppur con tempi diversi rispetto a quelli umani.
L’associazione Genti Arrubia fornirà un supporto logistico, mentre Il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università degli Studi di Cagliari fornirà i dati e la disponibilità di alcuni ricercatori del progetto STGRI per la realizzazione dell’atlante delle chiavi di interpretazione del Land Cover della Sardegna.