La chimica in flusso continuo rappresenta un’alternativa alla chimica condotta in batch, ovvero in modo discontinuo. Nelle reazioni in batch, i reagenti vengono collocati in un recipiente, mescolati e spesso riscaldati. Dopo che la reazione è avvenuta, si procede con il raffreddamento e infine i prodotti vengono rimossi dal reattore e eventualmente purificati. Al contrario, nelle reazioni in flusso si utilizzano piccoli reattori e non c’è bisogno di interrompere il processo produttivo. Questa tecnologia trova ampio impiego nel settore petrolchimico e nel trattamento delle acque, ma di recente sta suscitando grande interesse anche nel campo della ricerca in sintesi organica. Infatti, spesso un reattore a flusso continuo garantisce condizioni di reazione che non possono essere ottenute con un reattore discontinuo. Inoltre, mentre per aumentare la scala di produzione di un processo in batch è necessario costruire un reattore più grande e spesso rivedere le condizioni di reazione, nei processi in continuo il passaggio di scala è generalmente immediato.
La chimica in flusso si integra perfettamente con la fotochimica, poiché nei capillari utilizzati in questa tecnologia l’irradiazione della miscela è omogenea e più efficace rispetto ai reattori batch. Grazie alla tecnologia del 3D painting, oggi è possibile produrre facilmente questi reattori a flusso continuo, e con l’uso di LED è possibile implementare sorgenti luminose efficienti a costi molto ridotti. Attraverso l’esperienza proposta in laboratorio, sarà possibile mostrare al pubblico un reattore fotochimico in flusso.