Il libro è un lungo viaggio per esplorare le radici storiche della crescente sfiducia nella scienza (emersa con evidenza negli anni del Covid-19). La prima parte (“Il passato”) si concentra su una serie di esempi storici che spiegano perché la diffidenza nei confronti della scienza sia cresciuta nel tempo. L’imputato principale è il “Potere” e l’uso che ha fatto della ricerca scientifica. Nella seconda parte, il futuro è rappresentato dall’Intelligenza Artificiale (IA), la sua capacità di trasformare la scienza, anzi di diventare l’unica scienza.
L’uso dell’IA da parte delle piattaforme tecnologiche (che ne detengono il monopolio) non sta solo cambiando i meccanismi della ricerca scientifica ma potrebbe accentuare la sfiducia collettiva nei confronti del Potere. I segnali (la rabbia collettiva) sono già evidenti oggi.