Insegnare le Scienze felici

Conferenza laboratorio

A cura di: Giorgio Hausermann, AIF
Moderatore: Carla Romagnino

L’educazione scientifica basata sull’investigazione (IBSE), approccio all’insegnamento delle scienze che mette al centro dell’apprendimento l’esperienza diretta non è sufficiente a motivare gli studenti se le attività proposte non suscitano interesse.
Con le Scienze Felici l’approccio didattico e pedagogico si propone di far venir voglia agli studenti di apprendere le materie scientifiche attraverso esperimenti semplici ma non banali che utilizzano giocattoli e materiale facilmente reperibile.
In scienze felici le attività partono dal gioco e attraverso il gioco catturano l’interesse, la meraviglia, lo stupore nell’osservare l’apparente semplicità di un fenomeno comune.
Gli allievi sono coinvolti direttamente, non per forza, ma perché non possono resistere dal farlo.
La realtà dei fatti entra in conflitto col senso comune, ci lascia a «bocca aperta», insinua il dubbio e una forte spinta all’attivazione cognitiva, è inevitabile porsi delle domande.
Non è sempre necessario dare una spiegazione immediata, ma occorre concedere il tempo e il privilegio agli allievi di arrivarci da soli e cercare conferme senza sentirsi stupidi.

Dr. Giorgio Hausermann

Laureato in fisica a Milano nel 1975. Ha insegnato dal 1975 al 2014 matematica, scienze, fisica e didattica della fisica e delle scienze sperimentali in Svizzera. Da 25 anni presenta con diverse attività il tema dell’apprendimento della fisica per mezzo dei giocattoli ai vari livelli scolastici, in trasmissioni televisive e in festival scientifici. Fa parte del consiglio direttivo dell’AIF.

14 novembre 2023

h 12:00-13:00 | 

Sede evento:
EXMA Sala conferenze
Via San Lucifero, 71 Cagliari

L’accesso alle attività del Cagliari FestivalScienza è libero e gratuito per tutti. La prenotazione è obbligatoria solo per le scuole e i gruppi organizzati.

Irène Joliot Curie

Una famiglia per la scienza e l’impegno politico

Irène Joliot Curie
Parigi, 1897 – Parigi, 1956

Premio Nobel per la Chimica, 1935: “In riconoscimento della sintesi di nuovi elementi radioattivi”.
Condivide il premio col marito Frédéric Joliot col quale lavora all’Istituto del Radio fondato dalla madre e col quale fa gli esperimenti che porteranno alla scoperta della radioattività artificiale. Così come il marito svolge attività politica contro il fascismo e le disparità di genere.

La scienziata del giorno