L’educazione scientifica basata sull’investigazione (IBSE), approccio all’insegnamento delle scienze che mette al centro dell’apprendimento l’esperienza diretta non è sufficiente a motivare gli studenti se le attività proposte non suscitano interesse.
Con le Scienze Felici l’approccio didattico e pedagogico si propone di far venir voglia agli studenti di apprendere le materie scientifiche attraverso esperimenti semplici ma non banali che utilizzano giocattoli e materiale facilmente reperibile.
In scienze felici le attività partono dal gioco e attraverso il gioco catturano l’interesse, la meraviglia, lo stupore nell’osservare l’apparente semplicità di un fenomeno comune.
Gli allievi sono coinvolti direttamente, non per forza, ma perché non possono resistere dal farlo.
La realtà dei fatti entra in conflitto col senso comune, ci lascia a «bocca aperta», insinua il dubbio e una forte spinta all’attivazione cognitiva, è inevitabile porsi delle domande.
Non è sempre necessario dare una spiegazione immediata, ma occorre concedere il tempo e il privilegio agli allievi di arrivarci da soli e cercare conferme senza sentirsi stupidi.