
Conferenze inaugurali Cagliari Festivalscienza XVII edizione
La diretta streaming del 7 novembre 2024.
XV edizione
Il tema “Scienza & Tecnologia” sarà sviluppato nella XV edizione del Cagliari FestivalScienza alla presenza di importanti ospiti del panorama scientifico nazionale e internazionale che, attraverso conferenze, dibattiti, letture, laboratori, performance, percorsi museali, naturalistici e scientifico-tecnologici, ci consentiranno di riflettere sul rapporto tra scienza e tecnologia.
Intimamente connessi e interdipendenti, gli sviluppi scientifici e quelli tecnologici hanno da sempre influenzato il nostro modo di vivere e di approcciarci al mondo: basti pensare all’impatto avuto dagli studi di Galileo, non solo sul piano prettamente scientifico, ma persino sul nostro modo di pensare.
Il ruolo degli strumenti tecnologici è stato da sempre importantissimo nella scienza e nella risoluzione di problematiche inerenti all’ambiente, alla medicina, alla genetica, alle comunicazioni, al controllo degli armamenti e alla sicurezza dell’intero pianeta.
Le emergenze sanitarie a cui abbiamo assistito negli ultimi anni hanno dimostrato come il connubio tra scienza e tecnologia sia stato indispensabile per contenere pandemie, ridurre contagi e isolare possibili focolai di diffusione. Tutto questo è potuto avvenire grazie all’impegno comunitario del mondo scientifico che, con grande lungimiranza, ha condiviso a livello mondiale le informazioni e risultati in loro possesso. Ciò sarebbe stato impensabile alcuni decenni fa, mentre oggi le tecnologie informatiche hanno spalancato le porte alla conoscenza di massa. Oggi, ricercatrici e ricercatori attraverso i loro studi e l’adozione di strategie multidisciplinari innovative, hanno raggiunto mete inesplorate e impensabili che tuttavia richiedono un consistente impegno e supporto economico di tutta la società. A tal proposito, si potrebbe citare Ulrike Felt, scienziata d’oltralpe, che sostiene: “Ogni nuova conoscenza e tecnologia contiene un’idea di società e della direzione in cui dovrebbe svilupparsi”.
È necessario, dunque, saper comprendere il ruolo della scienza e della tecnologia nell’accompagnare lo sviluppo del pianeta e fornire strumenti critici di conoscenza attraverso la divulgazione dei risultati della ricerca. Durante il Festival lo faremo utilizzando diversi linguaggi di comunicazione, scelti per la loro capacità di arricchire, motivare i giovani e coinvolgere i non addetti ai lavori.
Il FestivalScienza, ormai stabilmente diffuso in altre quattro sedi sarde, oltre Cagliari, richiama ogni anno migliaia di persone da ogni angolo della Sardegna, decretando in tal modo la sua vitalità e ricompensando, col suo successo, il contributo dei volontari, delle associazioni, degli enti di ricerca, dei dipartimenti universitari, delle scuole che, sempre più numerosi collaborano alla sua organizzazione.
Buon Festival a tutti!
Maria Becchere
Presidente Associazione ScienzaSocietàScienza
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Ospiti e relatori dell'edizione 2022
Opportunità per i giovani
Comunicazione e media
Edizione 2022
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La diretta streaming del 7 novembre 2024.
Dal 7 al 12 novembre sarà ancora una volta il Centro comunale d’arte Exma ad ospitare il Cagliari FestivalScienza tra le manifestazioni più attese e
Martedì 14 novembre 2023, dalle h 16:00. In diretta streaming la cerimonia di premiazione Donna di Scienza 2023. A seguire la conferenza “Donne nella Scienza.
[Ihithe, 1940 – Nairobi, 2011] Ambientalista e attivista keniota. Nel 2004 è stata la prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per la pace. È stata parlamentare keniota e Assistente Ministro per l’Ambiente e le Risorse Naturali nel governo del presidente Mwai Kibaki, fra il gennaio 2003 e il novembre 2005.
Un corso di formazione per giornalisti dedicato alle fake news scientifiche quale appendice del Festival della Scienza di Cagliari e in occasione della consegna del
[Torino, 1919 – Milano, 1998] Pediatra, psicoanalista, partigiana ed ex-deportata dai campi di concentramento nazisti. Nonostante fosse di famiglia ebrea, riuscì a laurearsi in Medicina nel 1943, in quanto le leggi razziali fasciste permettevano a quanti fossero già iscritti di completare gli studi universitari. Grazie alla laurea in medicina riuscì a sopravvivere ai campi di concentramento dove era internata.