2017+2020

I protagonisti

Guido Barbujani

Genetista, scrittore e professore ordinario di genetica all’Università degli studi di Padova e Bologna, ora ordinario di genetica presso l’Università di Ferrara.
E’ membro dell’ ALFRED (Allele FREquency Database) Advisory Board”, nominato dalla National Science Foundation (USA), è faculty member della “European School of Medical Genetics”, e associate editor delle riviste “BMC Genetics” e “Human Heredity”.

Dopo essersi laureato con lode in Scienze Biologiche si è specializzato in genetica delle popolazioni, concentrandosi su numerosi aspetti della diversità della genetica umana e della biologia evoluzionistica. In collaborazione con Robert R. Sokal, è stato fra i primi a sviluppare i metodi statistici per confrontare dati genetici e linguistici, e per ricostruire così la storia evolutiva delle popolazioni umane. Nei suoi studi Barbujani si è anche occupato di DNA antico, nell’uomo di Cro-Magnon, negli Etruschi e nei Sardi dell’età nuragica.

Le sue analisi della variabilità genetica in Europa sono fra i principali elementi a favore del modello di diffusione demica neolitica proposto per primo Da Luca Cavalli Sforza secondo cui l’agricoltura si è diffusa in Europa soprattutto grazie all’immigrazione di agricoltori neolitici provenienti dal sudest.

Finalista insieme ad Andrea Brunelli del premio Galileo 2020 con il libro Il giro del mondo in sei milioni di anni, edizione Il Mulino, 2018.

Irène Joliot Curie

Una famiglia per la scienza e l’impegno politico

Irène Joliot Curie
Parigi, 1897 – Parigi, 1956

Premio Nobel per la Chimica, 1935: “In riconoscimento della sintesi di nuovi elementi radioattivi”.
Condivide il premio col marito Frédéric Joliot col quale lavora all’Istituto del Radio fondato dalla madre e col quale fa gli esperimenti che porteranno alla scoperta della radioattività artificiale. Così come il marito svolge attività politica contro il fascismo e le disparità di genere.

La scienziata del giorno